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LE CONDIZIONI DEL SUCCESSO AZIENDALE

Ciascuna impresa nel corso della sua esistenza si pone come finalità la creazione di valore . Solo creando nuovo valore, infatt...

giovedì 4 agosto 2016

AZIENDA E FORME DI MERCATO

Non è facile dare una definizione completa di azienda. Nel corso del tempo gli studiosi hanno elaborato molteplici interpretazioni della realtà aziendale che, tuttavia, non sono in contrasto tra loro perché ciascuna, a seconda del periodo storico di riferimento, ha posto l'accento alternativamente sul fine, sull'organizzazione, sulla natura delle operazioni.
Scrive Luigi Guatri:"Ciascuna azienda riflette la cultura, la storia, l'etica, la religione del Paese nel quale è nata e opera".
In altre parole essa è il frutto dell'ambiente o, se si vuole, del tipo di sistema economico nel quale è stata concepita.

L'azienda è un'organizzazione durevole che attua un processo volto alla produzione di una nuova ricchezza e/o al consumo di quella in precedenza acquisita. Tale processo richiede l'impiego coordinato e razionale del lavoro umano e dei beni disponibili.
L'organismo aziendale è stabile perché creato non per compiere operazioni occasionali, ma per durare nel tempo: infatti si costituisce un'azienda con l'intenzione di mantenerla in vita per tempi lunghi o indeterminati.
La sopravvivenza di ciascuna azienda è tuttavia possibile solo se l'organizzazione aziendale è in grado di autogenerare al suo interno nuovo valore economico, ossia se è in grado di generare autonomamente le risorse necessarie per alimentare i processi di produzione e/o di consumo.
I mezzi che consentono all'azienda di operare sono il lavoro umano e i beni disponibili.
Il lavoro umano è fornito dalle persone, più o meno numerose, che nell'ambito dell'azienda assumono iniziative e prestano energie di lavoro intellettuale e/o manuale.
I beni disponibili costituiscono la ricchezza (patrimonio) dell'azienda; tali beni sono destinati a essere utilizzati, scambiati o risparmiati in vista di investimenti futuri.
Lo svolgimento dell'attività aziendale presuppone una stretta coordinazione fra le persone e i beni; in modo che le operazione compiute siano tra loro concatenate così da consentire la continua creazione del valore economico.

Economia Collettivista
In un sistema economico totalmente pianificato e coordinato dallo Stato le aziende che svolgono attività di produzione di beni o servizi (fabbriche, negozi ecc.) eseguono i programmi stabiliti a livello centrale dallo Stato.
E' lo Stato che decide che cosa produrre; ossia quali quantitativi e quali beni devono essere immessi sul mercato, e come produrre, ossia quali tecniche e quale tecnologia devono essere utilizzate.

Economia di Mercato
L'economia di mercato è caratterizzata dall'esistenza di un mercato libero dove i prezzi regolano gli scambi dei beni e dei servizi.
Nella teoria economica neoclassica il libero mercato veniva inteso come l'espressione di una concorrenzialità perfetta in cui  le singole imprese si trovavano nell'impossibilità di influenzare i prezzi perché ciascuna produceva una quota molto piccola dell'intero ammontare dei beni presenti sul mercato; l'offerta era polverizzata in un infinito numero di piccolissime unità produttive.
Secondo questa concezione non vi era il bisogno di una vera e propria organizzazione interna all'impresa, in quanto tutte le unità produttive dovevano sottostare ai meccanismi di mercato che regolavano i prezzi e le quantità da produrre.
Gli operatori si presentavano quindi sul mercato come atomi, ossia come singoli che attraverso la produzione e lo scambio cercavano di massimizzare le loro utilità.
In realtà, il libero interagire delle forze di mercato ha portato le aziende a operare in un contesto di incertezza, reso sempre più complesso dall'aumento delle informazioni necessarie per svolgere la produzione e dal costo per acquisirle.

Concorrenza imperfetta
Per sopravvivere in tale contesto di concorrenza imperfetta l'azienda è costretta a organizzare i propri processi produttivi: essa non è più un'entità individuale, quanto piuttosto un'organizzazione, un complesso di individui che devono assumere comportamenti definiti e coordinati da più entità centrali (centri di potere).

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