Oltre agli interessi istituzionali o interni, nell'impresa convergono anche interessi di soggetti non istituzionali o esterni.
Gli interessi non istituzionali o esterni riguardano le persone che non fanno parte dell'azienda anche se hanno, o potranno avere, delle relazioni con essa (soggetti esterni).
I soggetti esterni sono rappresentati da tutte le persone e gli enti con i quali l'impresa entra in relazione (fornitori, clienti, finanziatori, aziende concorrenti, Stato, istituzioni formative come le scuole secondarie e le università ecc.).
Ciascun soggetto, interno o esterno, concorre allo svolgimento dell'attività aziendale apportando il proprio contributo e si attende specifiche ricompense.
I meccanismi che regolano il sistema dei contributi e delle ricompense sono definiti da contratti, negoziazioni e rapporti che l'impresa instaura con le diverse categorie di soggetti direttamente o indirettamente interessati alla sua vita.
I soggetti interni all'impresa offrono contributi diversi a seconda che si tratti:
- proprietari, i quali forniscono i mezzi necessari per svolgere l'attività produttiva in vista di un'adeguata remunerazione dei capitali di rischio investiti (utili);
- lavoratori dipendenti (dirigenti, quadri intermedi, impiegati e operai), i quali forniscono le loro abilità professionali all'azienda in vista di ricompense sia monetarie (retribuzioni), sia non monetarie. Queste ultime si traducono in bisogni di realizzazione personale, di stima, di sicurezza, di stabilità del posto di lavoro, di potere e di prestigio direttamente collegati al successo ottenuto dall'impresa ecc.
Anche i soggetti esterni, con i quali l'impresa entra in contatto, apportano validi contributi allo svolgimento della sua attività in cambio di ricompense:
- i finanziatori, in vista di una adeguata remunerazione (interesse), prestano i capitali che, integrati con quelli forniti dal proprietario, sono necessari per attuare il processo produttivo. Per i finanziatori è importante che l'impresa sia affidabile, ossia abbia la capacità di pagare gli interessi pattuiti e di restituire le somme ricevute in prestito alle scadenze concordate;
- i fornitori offrono il materiale e i servizi per la fabbricazione del prodotto contro pagamento di un prezzo concordato; essi sono interlocutori molto importanti perché le condizioni che determinano la soddisfazione del cliente, e quindi il successo dell'impresa, dipendono dal tipo di materiale e dai servizi da essi forniti, dalla puntualità delle consegne, oltre che dal prezzo praticato. Per i fornitori gli ordinativi dell'impresa rappresentano una fonte di guadagno: il loro interesse è quindi che l'impresa sia puntuale nei pagamenti e sia fedele, vale a dire che ripeta con continuità gli ordini di fornitura;
- i clienti sostengono l'impresa attraverso l'acquisto dei beni prodotti. Essi si attendono che il prodotto offerto dall'impresa li soddisfi, ossia abbia le caratteristiche desiderate;
- lo Stato (inteso in senso lato), attraverso i suoi uffici periferici, mette a disposizione delle imprese una serie di servizi. Esso riceve dalle imprese specifiche ricompense sotto forma di imposte e tasse.
Quanto più grandi sono le dimensioni delle imprese, tanto più elevato è il numero di coloro che vi entrano in contatto.
L'assetto istituzionale dell'impresa è l'insieme delle regole che stanno alla base del suo funzionamento. Tali regole devono stabilire i contributi che ciascun soggetto può apportare all'impresa e la ricompensa relativa.
Le imprese non dovrebbero mai entrare in contrasto con gli interessi della collettività circostante; è evidente, infatti, che le probabilità di successo di un'impresa dipendono anche dal numero dei soggetti esterni che sono disposti a sostenerla.
Ciascuna impresa deve quindi fare in modo di predisporre un assetto istituzionale che le permetta il pieno raggiungimento dei suoi fini.
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