Le imprese sopravvivono e si sviluppano nel tempo solo se riescono a creare nuovo valore economico in grado di assicurare un flusso di utili remunerativi per i soggetti aziendali.
Il valore di un'impresa è misurato da ciò che i consumatori sono disposti a pagare per acquistare i suoi prodotti. Se il valore generato è tale da stimolare la preferenza degli acquirenti e se esso è superiore ai costi (materie prime, personale ecc.) sostenuti per crearlo, l'impresa ottiene un vantaggio competitivo.
Le preferenze dei consumatori possono essere stimolate in due modi:
- riuscendo a vendere un prodotto o un servizio equivalente a quello della concorrenza a prezzi più bassi perché si produce a costi più bassi;
- facendo in modo di offrire prodotti o servizi particolari che le altre imprese non sono in grado di fornire (differenziazione).
Ogni impresa che vuole acquisire e mantenere un significativo vantaggio competitivo sui suoi concorrenti deve possedere capacità di adattamento all'ambiente circostante, dimostrando di avere dinamismo e sensibilità sufficienti per recepire le informazioni, trasformandole in innovazioni se l'ambiente subisce rapidi cambiamenti o è comunque in evoluzione.
Sono due i diversi tipi di rapporto che un'impresa può stabilire con il mondo esterno: l'uno, più direttamente collegato alla sua attività, è costituito dalle relazioni con i mercati, l'altro, di carattere più generale, è legato alle relazioni con l'ambiente sociale.
RELAZIONI CON I MERCATI
Ogni impresa che opera in un certo settore e vuole conservare un vantaggio competitivo deve tener conto:
- delle imprese concorrenti, sempre pronte a elaborare nuove strategie per accrescere le proprie quote di mercato;
- della possibile introduzione di prodotti e servizi sostitutivi, magari a prezzo più basso;
- della probabilità che altre imprese possano entrare nel settore, aumentando la concorrenza;
- del potere contrattuale dei fornitori e quindi della possibilità o meno di acquistare fattori produttivi (materie prime, semilavorati, componenti, fonti di energia, servizi, forza lavoro, capitali) a prezzi più bassi rispetto ai concorrenti.
- del potere contrattuale dei clienti, disposti o meno a pagare, per i prodotti e i servizi dell'impresa, un valore che le permetta di sopravvivere nel tempo.
RELAZIONI CON L'AMBIENTE SOCIALE
L'azienda è profondamente influenzata dal paese in cui opera. Determinati fattori quali la stabilità politica, la legislazione vigente, l'efficienza della Pubblica Amministrazione, le relazioni sindacali, il livello dell'istruzione, i vincoli ambientali ed ecologici, le tradizioni religiose e culturali, lo sviluppo tecnologico, determinano la capacità di un'impresa di creare nuovo valore e quindi di durare nel tempo.
A sua volta un'impresa può orientare i bisogni, i gusti, le mode, può imporre determinate relazioni industriali, condizionare il potere politico e legislativo, trasmettere valori culturali propri all'ambiente che la circonda.
Deve perciò comunicare all'esterno quei dati che si rivelino utili per le decisioni sia delle persone direttamente interessate alla vita aziendale (lavoratori, dipendenti, fornitori, creditori, clienti) sia delle persone indirettamente interessate (sindacati, Stato, risparmiatori, opinione pubblica).
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